Domus

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  Año 2018, Número 1023

  • Editoriale:Michele De Lucchi parla del silenzio e della potenzialità degli oggetti di comunicare

    Michele De Lucchi

    págs. 4-6

    

  • Archaeology. Meditation over time Silenzio ed eternità. “Il resto è silenzio”. Ultime parole di Amleto. William Shakespeare

    Adam Lowe, Charlotte Skene Catling

    págs. 6-7

    

  • Portfolio Giulio Iacchetti e Emmanuel Zonta, Ossi/Ossimori. Questo Portfolio è parte di un progetto che sarà in mostra a Milano, presso la Galleria Luisa Delle Piane durante il Fuorisalone 2018.

    págs. 8-13

    

  • Anthropology. Objects & Beheaviour The silence of our gods. Il silenzio è una possibilità creativa di costruzione del nostro spazio, delle nostre rappresentazioni e della nostra persona.

    Francesca Sbardella

    págs. 14-16

    

  • Studio visit RCR Arquitectes. Quello di RCR è un microcosmo tripartito: uffici per progettare; fondazione per documentare; ‘Lab’ per combinare natura e sogno.

    Andrea Caputo

    págs. 16-19

    

  • Institution Eppur si muove. Lafayette Anticipations è una nuova macchina espositiva progettata da Rem Koolhaas e OMA nel cuore di Parigi.

    Paola Nicolin

    págs. 20-23

    

  • Silenzio in città. Nelle fotografie di Robert Burley l’ambiguo significato di parco nel contesto delle infrastrutture urbane

    págs. 24-29

    

  • Cara Domus

    págs. 30-31

    

  • Il senso del sacro e il mistero de la natura

    Vito Mancuso

    págs. 32-35

    

  • Álvaro Siza, Chiesa dell’Anastasis, Saint-Jacques-de-la-Lande, Francia.

    Duccio Malagamba (fot.)

    págs. 36-43

    

  • Tadao Ando, Chiesa a Hiroo, Tokyo

    Shigeo Ogawa (fot.)

    págs. 44-51

    

  • Minimalismo Purezza formale, astrazione concettuale, naturalità materica e riduzione cromatica si coniugano in spazi di rigorosa essenzialità

    Michele De Lucchi

    págs. 52-53

    

  • Focus: Minimalismo Hans van der Laan, Abbazia di St. Benedictusberg, Vaals, Paesi Bassi.

    págs. 54-55

    

  • John Pawson, Abbazia di Nostra Signora, Nový Dvůr, Repubblica Ceca.

    Hisao Suzuki (fot.)

    págs. 56-57

    

  • Claudio Silvestrin Architects, Castello di Rocca Sinibalda, Rieti, Italia.

    págs. 58-59

    

  • Vincent Van Duysen Architects, Residenza TR, Knokke, Belgio

    págs. 60-61

    

  • Visual essay . Scolpire il vuoto

    Yona Friedman

    págs. 62-63

    

  • Silence. Emptiness Camere anecoiche.

    Delfino Sisto Legnani (fot.), Marcelo Cappelletti (fot.)

    págs. 64-67

    

  • Rojkind Arquitectos, Foro Boca, Boca del Río, Veracruz, Messico.

    Paul Rivera (fot.), Jaime Navarro (fot.)

    págs. 68-75

    

  • Design Sentire la differenza. È l’intelligiibilitò del suono l’orizzonte di ricerca della Caimi Brevetti che dopo aver brevettato la tecnologia Snowsound nel 2011 cerca instancabilmente una ‘quiete’ che migliori la vita delle persone.

    Paola Nicolin, Henrik Blomqvist

    págs. 76-83

    

  • Visual report Cooper Hewitt, “Access+Ability”.

    Andrea Mongia

    págs. 84-87

    

  • Silence. Ancestral Issey Miyake, Session One.

    Michele De Lucchi

    págs. 88-100

    

  • Silence. Unknown Nico Vascellari in conversazione con Tarek Atoui.

    págs. 101-105

    

  • Filmando una città desolata ed edifici vuoti, Pierre Huyghe rimanda a temi essenziali: il valore del silenzio, il vuoto che ci circonda, la ricerca della sacralità.

    Piero Golia

    págs. 108-109

    

  • On the couch “Stazioni spaziali e astronavi hanno bisogno dei migliori architetti”, spiega Simonetta Di Pippo “per soddisfare le esigenze dell’uomo

    Walter Mariotti

    págs. 110-111

    

  • Meteorology Il principio fisico dell’emissività è oggi un criterio interessante per scegliere il materiale e il colore di una facciata.

    Philippe Rahm

    págs. 112-113

    

  • Travel Gli Hamptons. Case eclettiche su piedistalli di sabbia

    Francesca Cigola, Michele De Lucchi

    págs. 114-116

    

  • Rassegna: Mobili e luci decorative Irma Blank: quando la scrittura diventa silenzio

    Giulia Guzzini

    págs. 118-131

    

  • Auction La passione di Frank Gehry per le forme dei pesci, e in particolare per quelle della carpa, risale alla sua infanzia, quando a Toronto si recava con la nonna al mercato per acquistarne un esemplare vivo, da cucinare poi in polpette.

    págs. 132-132