Sociologia del lavoro

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  Año 2020, Número 156

  • Prassi istituente e lavoro

    Pierre Dardot

    • Resumen

    págs. 7-27

    

  • Fonti minori per la conoscenza della storia sociale di Napoli: arti e mestieri in una raccolta di manifesti funebri

    Federico Albano Leoni

    • Resumen

    págs. 28-44

    

  • Politiche, pratiche formative e competenze per l’occupabilità degli adulti nell’era digitale

    Barbara Barabaschi, Alessia Forti, Giovanna Spagnuolo

    • Resumen

    págs. 47-72

    

  • Attualizzare il learnfare: un nuovo legame tra lifelong learning e welfare

    Rosangela Lodigiani

    • Resumen

    págs. 73-95

    

  • Quali sfide per la formazione di fronte alle nuove storie professionali

    Alessandro Chiozza, Luca Mattei, Benedetta Torchia

    • Resumen

    págs. 96-121

    

  • L’infrastruttura formativa come dispositivo di sviluppo locale: le politiche della Regione Emilia-Romagna e la risposta delle imprese

    Eleonora Costantini, Enrico Giovannetti, Giovanni Solinas

    • Resumen

    págs. 122-142

    

  • Conceptualising, Analysing and Training in Adults in the Knowledge Society

    Tatiana Íñiguez Berrozpe, Francesco Marcaletti, Carmen Elboj Saso, Emma Garavaglia

    • Resumen

    págs. 143-169

    

  • Professioni al tempo del digitale: l’aggiornamento delle competenze degli architetti e degli ingegneri nelle province di Udine e Pordenone

    Augusto Cocorullo, Gabriele Giacomini

    • Resumen

    págs. 170-194

    

  • Faccio dunque sono? Trasformazioni del lavoro e dell’identità di genere nelle rappresentazioni audiovisive di Short on Work

    Antonella Capalbi, Giulia Piscitelli

    • Resumen

    págs. 197-213

    

  • La certificazione delle competenze come strumento di welfare attivo e inclusivo

    Mara Maretti, Roberta Di Risio

    • Resumen

    págs. 214-230

    

  • Fotografare il lavoro

    Bruno Simili

    págs. 233-242

    

  • La disoccupazione giovanile in Italia: un fenomeno non solo socialmente, ma anche economicamente gravissimo

    Serafino Negrelli

    págs. 243-247