"Avendo visto quello che aveva fatto...": evidenza accolta o respinta nella risurrezione di Lazzaro
págs. 633-647
Isaia disse queste cose perché vide la sua gloria e parlò di lui (Gv 12,41): il "Vangelo di Giovanni" e l' "Ascensione di Isaia"
págs. 649-666
Il racconto della lavanda dei piedi (Gv 13): tra sincronia e diacronia
págs. 667-687
págs. 689-715
Chi pronuncia l' "ecce homo" (Gv 19,5c)?: ovvero la ritrattazione d'una consuetudine
págs. 717-726
Maria la Maddalena: ancora riflessioni su colei che fu chiamata "la Resa-grande" (Lc 8,2; 24,10; Gv 20,1.10-17)
págs. 727-752
Il Crocifisso risorto di Tommaso (Gv 20,24-29): un'ipotesi di lavoro
págs. 753-775
Una giornata presso Gesú: l'orario giovanneo
págs. 777-785
L'impiego di 'ydop' nel Quarto Vangelo: prospettive di teologia giovannea
págs. 787-808
Il "qui e ora" della salvezza nella testimonianza del Vangelo e delle Lettere di Giovanni: implicanze antropologiche di una soteriologia fatta di passato e di presente
págs. 809-825
Fede e prassi: l'insegnamento morale in Giovanni
págs. 827-848
págs. 849-862
Il "Libro": l'Angelo necessario. Teologia della scrittura nel libro di Tobia
págs. 865-885
págs. 887-905
Ancora su Lc 2,8-20: i "pastori" come "dottori-evangelizzatori"
págs. 907-923
Ecclesiologia narrativa e dinamica di Luca (Vangelo e Atti): un tentativo di sintesi
págs. 925-957
págs. 959-970
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