Resumen de La “giustizia del cadì”: gli effetti delle pronunce sovranazionali sul giudicato penale
- español
El presente artículo analiza el sistema de recursos para adaptar sentencias penales con fuerza de cosa juzgada a las decisiones del Tribunal Europeo de Derechos Humanos, considerando las relaciones entre juez ordinario y Tribunal Constitucional. La tesis planteada es que, en el contexto examinado, existe una tendencia del juez ordinario a "hacerlo él mismo", a evitar la intervención del Tribunal Constitucional, incluso a costa de determinar una infracción del principio de legalidad, tanto procesal como sustantivo. En conclusión, el autor propone "reequilibrar" las relaciones entre el juez ordinario y el Tribunal Constitucional, aumentando los espacios de intervención de este último, a fin de materializar aquel sistema integrado de protección que hoy, en la partida de los derechos fundamentales, pareciera ser la “carta de triunfo”.
- italiano
Lo scritto analizza il sistema dei rimedi di adeguamento delle sentenze interne passate in giudicato alle decisioni della Corte europea dei diritti dell’uomo, in materia penale, dal punto di vista dei rapporti tra giudice comune e Corte Costituzionale. La tesi sostenuta è che, nell’ambito esaminato, sia rintracciabile una tendenza del giudice comune a ‘fare da sè’, a evitare l’intervento del Giudice delle leggi anche al costo di determinare uno strappo della legalità, non solo processuale, ma anche sostanziale. Per questo motivo l’Autore propone di ‘riequilibrare’ i rapporti tra giudice comune e Corte Costituzionale, aumentando gli spazi d’intervento della Consulta, anche al fine di realizzare quel sistema integrato di tutele che oggi, nella partita dei diritti fondamentali, appare come la ‘carta vincente’.
- English
The paper analyzes the system of remedies for the adaptation of domestic judgments that have become final to the decisions of the European Court of Human Rights, considering the relationship between the ordinary judge and the Constitutional Court. The idea is that, in this matter, a tendency of the ordinary judge to avoid the intervention of the Constitutional Court can be seen, even when it produces a violation of the legality principle, both in its procedural and substantial grounds. In conclusion, the Author proposes to 'rebalance' the relationship between the ordinary judge and the Constitutional Court by increasing the intervention of the latter, in order to achieve an integrated system of safeguards, which appears to be the 'trump card' in the game of fundamental rights.
