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Resumen de Il tema del sorriso dalla Bibbia alla Patristica greca

Ilaria Ramelli

  • Dopo avere presentato un breve status quaestionis degli studi sul tema del sorriso nel mondo classico, iI contributo lo analizza nel mondo biblico e cristiano antico: nelIa Septuaginta si rileva una sola occorrenza canonica del lessico del sorriso e una deuterocanonica, nei libri piu recenti ed "ellenizzati" (4Mac e Sir); nessuna e nel Nuovo Testamento. Questo probabilmente determino, almeno nei primi secoli, un uso relativamente scarso di questo lessico presso gli autori cristiani, che vengono analizzati dopo i giudeo-ellenisti Filone e Giuseppe, che presentano un uso cospicuo e differenziato. Tra i Cristiani, fomiscono interessanti esempi gli Atti di apostoli e martiri, dove il sorriso esprime spesso la superiorita dell'eroe nel dibattito con i suoi interlocutori o di fronte alla morte. Giustino attribuisce un sorriso garbato ma non convinto soltanto a Trifone; in Clemente si ha la prima teorizzazione del sorriso, ispirata al passo del Siracide, e Origene utilizza per primo un riferimento al sorriso entro l'aneddotica pagana del saggio superiore alle torture. L'origeniano Gregorio di Nissa, che ha ben otto occorrenze del sorriso, associa anch'egli sorriso e apatheia nel tratteggiare il fratello Basilio o nei neonati, e vede iI sorriso come segno di cordialiti e convivialiti, o lo interpreta allegoricamente.


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