Anche se Tommaso d'Aquino non ha mai composto un trattato sull'ateismo, i suoi scritti sulla conoscenza e l'amore di Dio offrono spunti importanti per comprendere e valutare l'adozione di una posizione atea. Lo studio inizia con un problema di interpretazione della Summa theologiae riguardo alla possibilità stessa dell'ateismo. Il problema viene risolto attraverso la dottrina esposta nella Summa contra gentiles di una conoscenza di Dio non scientifica, ma comunque razionale, che risulta estremamente comune tra gli uomini. Tale conoscenza viene analizzata nella seconda parte dello studio. Sulla scia di questa analisi, la terza parte si concentra sul concetto tommasiano di stultitia, per poi concludere che in Tommaso l'ateismo è sì possibile, e a volte può essere anche serio; ma non può mai essere completamente razionale. Si chiude con una riflessione sui limiti che l'ateismo sembra imporre sulla razionalità dell'amore.
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