A cavallo tra il 1954 e il 1955, nell'ambito di un progetto della Sezione per le ricerche sociali dell'Unesco sugli effetti della riforma agraria in Italia, Manlio Rossi-Doria assume la responsabilità e il coordinamento delle indagini da effettuare a Scandale, un comune del Marchesato di Crotone, in Calabria. La tesi che il saggio si propone di argomentare, basata sulla documentazione presente presso l'Archivio Rossi-Doria, è che la ricerca condotta a Scandale, anche per la sua specifica collocazione temporale, assume un significato di particolare rilievo rispetto all'intero percorso intellettuale e scientifico rossidoriano. La rilevanza metodologica ed analitica del progetto viene evidenziata attraverso la ricostruzione di due dimensioni del contesto: una dimensione "macro", relativa alla configurazione assunta dal processo di sviluppo dell'economia italiana e meridionale intorno alla metà degli anni '50 e una dimensione "micro", riferita appunto all'evoluzione del percorso scientifico e professionale di Manlio Rossi-Doria e, in stretta connessione con questo, il ruolo di leadership culturale assunto dal Centro di Ricerche di Economia Agraria di Portici.
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