Gli strappi comici nella drammaturgia tragica di Euripide e nel dialogo platonico non possono apparire soltanto espedienti retorici. Molto spesso essi sono veri e propri segnali metalinguistici e corrispondono alla volontà di spostare l'attenzione dai contenuti dei dialoghi ai codici del dialogo tragico e filosofico che si rivelano, in quei punti e per diverse ragioni, inadeguati. L'analisi si sofferma in particolare sopra Ione, Oreste e Baccanti di Euripide, su Eutidemo, Simposio e Repubblica di Platone.
The comic aspects of Euripides' tragic dramaturgy and of the Platonic dialogue cannot be seen as just rhetoric expedients. Quite often they are rather true metalinguistic indications corresponding to the author's will to deviate attention from contents of the dialogue to the codes of the tragic and philosophical dialogue that appear inadequate at those moments and for various reasons. The analysis focuses particularly on Euripides' Ion, Orestes and Bacchae, and on Plato's Euthydemos, Symposion, and Republic.
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