Il colonialismo italiano è mosso da diverse necessità, dal tentare una soluzione ai problemi economici, alla ricerca di prestigio su scala internazionale. Nel 1939 il regime fascista proclamò la Libia �Quarta sponda�, come naturale prolungamento della penisola italiana, insediando migliaia di italiani in villaggi creati ex novo. All�ombra di questo potere che tentò di pianificare l�emigrazione italiana, si svilupparono nella regione altre visioni politiche che emersero nella fase post-coloniale. Il presente contributo intende analizzare i movimenti progressisti, comunisti e sindacali italiani, che in Libia operarono tra il 1948 e il 1951, portatori di una differente interpretazione dell��italianità� e dell�impresa coloniale.
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