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Barcellona, 17 e 18 marzo 1938

  • Autores: Edoardo Grassia
  • Localización: Diacronie: Studi di Storia Contemporanea, ISSN-e 2038-0925, Nº. 7, 2011 (Ejemplar dedicado a: "Spagna anno zero" la guerra come soluzione)
  • Idioma: italiano
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  • Resumen
    • Il 17 e 18 marzo 1938 Barcellona subì pesantissimi bombardamenti ad opera di aerei dell�Aviazione Legionaria decollati da Palma di Maiorca. Ciano riferì all�ambasciatore inglese che l�ordine di bombardare era partito direttamente da Franco, ma in realtà lo diede Mussolini al Generale Valle, incontrato casualmente alla Camera dove il Duce italiano si era recato per fare un atteso discorso circa l�Anschluss. Perché quest�ordine? È stato più volte scritto che le motivazioni vanno cercate nella volontà di fiaccare il morale della popolazione civile, secondo i migliori insegnamenti della dottrina aerea del Douhet, o nella risposta alla riapertura della frontiera francese per il transito degli aiuti alla fazione repubblicana. Queste motivazioni, per quanto valide, si sono concentrate solo all�interno del conflitto civile spagnolo. Nel mio articolo, in un ottica che prende in considerazione l�approssimarsi della Seconda Guerra Mondiale, cercherò di argomentare un�ulteriore motivazione proprio a partire dall�annessione dell�Austria realizzata dai tedeschi e dalla volontà dichiarata di Mussolini di accrescere le sue quotazioni presso Hitler in un�ottica di futura alleanza militare. I bombardamenti di Barcellona del 17 e 18 marzo 1938, da questo punto di vista, acquisiscono una dimensione comunicativa di tenacia, spregiudicatezza e potenza militare, che, almeno in apparenza, il Duce, cavalcando l�onda euforica innescata dall�Anschluss, voleva trasmettere al possibile alleato.


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