Emanuelle Bellini, Chiara Cirinnà, Maurizio Lunghi, Cinzia Luddi, Maurizio Messina, Giovanni Bergamin, Raffaele Messuti, Giovanna Cordani, Roberto delle Donne, Francesca Rossi, Maria Laura Vignocchi, Stefania Arabito, Jordan Piscanc
L�associazione di un identificatore persistente a una risorsa digitale è considerata oggi una best practice che contribuisce alla risoluzione del problema del reperimento affidabile delle risorse in rete. Attualmente si stanno affermando diverse tecnologie e standard come DOI, Handle e Cool URI con differenti peculiarità e livelli di servizio offerti. Tuttavia, all�interno delle comunità scientifiche e culturali e nel nascente semantic web, persiste la necessità di garantire l�autenticità, la provenienza e in particolare la conservazione delle risorse nel tempo. Il National Bibliography Number (NBN) nasce nel contesto del ruolo e delle responsabilità che le biblioteche nazionali hanno nel campo del controllo bibliografico universale ed è orientato verso l�identificazione di risorse che devono essere conservate nel lungo periodo. Il progetto coordinato dalle biblioteche nazionali di Firenze, Roma e Venezia, dalla Fondazione Rinascimento Digitale e dalla CRUI non è alternativo ai sistemi di PI attualmente in uso, ma ne completa l�offerta.
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