L'articolo prende in esame le storie connesse di due schiavi abissini vissuti nelle regioni dell¿India nord-occidentale a cavallo fra il tardo Cinquecento e il primo Seicento. Esso intende riflettere sulle diverse opportunità che si offrivano ai membri di questo specifico gruppo sociale dalla religiosità incerta, a seconda che si trovassero a vivere sotto un potere musulmano, o sotto un potere cristiano, con particolare riguardo per l¿impero portoghese, dove contro i convertiti era attiva l¿Inquisizione. Lo studio ravvicinato di due vite parallele permette di approfondire relazioni e conoscenze che si trovavano alla base degli spostamenti e dei destini degli schiavi abissini.
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