Il presente lavoro prende in esame il contesto artistico del Messale di Clemente V e della copia di Giovanni XXII del "Commentario sulla Genesi e l'Esodo" di Domenico Grima con l'obiettivo di analizzare i differenti modi in cui i due codici derivano da modelli tolosani e hanno avuto poi, a loro volta, influenza sulla pittura e la produzione libraria ad Avignone. Il Messale di Clemente V è illustrato da due artisti, uno originario del nordest della Francia, l'altro di Tolosa. L'artista settentrionale sembra isolato nel contesto meriodionale mentre il pittore tolosano è attivo anche in manoscritti liturgici e giuridici associati a Tolosa ma non con Avignone, ai quali si può probabilmente aggiungere una copia poco nota della "Cronaca di Cluny" oggi a New York. Le due miniature più tarde del Messale di Clemente V sono state, con ogni probabilità, aggiunte ad Avignone, ma gli artisti del messale non hanno avuto altro seguito. Nei "Commentari sulla Genesi e l'Esodo" di Domenico Grima scritti per Giovanni XXII compaiono alcune miniature fino ad ora non notate per la Genesi e l'Esodo, per le quali i paralleli più stringenti si possono trovare a Tolosa. Se l'artista dell'Esodo rimane relativamente isolato, l'impatto delle pitture del frontespizio e dell'iniziale della Genesi si pone alla base di una massiccia produzione ad Avignone e la sua influenza continua a sentirsi nel corso del XIV secolo in un'ampia serie di manoscritti.
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