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"Poi, dopo l'esodo, c'è il tempo dell'esilio: Più che i corpi riguarda le anime". L'esilio come perenne esclusione nella scrittura dai margini Di Anna Maria Mori

  • Autores: Vanna Zaccaro
  • Localización: Revista internacional de culturas y literaturas, ISSN-e 1885-3625, Nº. 13, 2013 (Ejemplar dedicado a: AUSENCIAS. Escritoras en los márgenes de la cultura), págs. 210-220
  • Idioma: italiano
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  • Resumen
    • English

      “Poi, dopo l’esodo, c’è il tempo dell’esilio: più che i corpi riguarda le anime”. Exile as permanent exclusion, a sense of not belonging, ‘centrifuge’ condition in writing from the ‘margins’ of Anna Maria Mori. Nata in Istria (2006): geographical, historical, existential travel; memorial to \ from \ in the homeland (journey that she started to narrate in Bora) in order to rebuild her identity. L’anima altrove (2012): Mori faces “almost as a conclusion,” the theme of exile, now a state of mind, a mental place.

    • italiano

      “Poi, dopo l’esodo, c’è il tempo dell’esilio: più che i corpi riguarda le anime”. L’esilio come perenne esclusione, senso di disappartenenza, condizione ‘centrifuga’ nella scrittura dai ‘margini’ di Anna Maria Mori. Nata in Istria (2006): viaggio geografico, storico, esistenziale, memoriale alla\dalla\nella terra d’origine (viaggio che aveva già cominciato a raccontare in Bora) per ricostruire la propria identità. L’anima altrove (2012): la Mori affronta “quasi come una conclusione” il tema dell’esilio, ormai condizione dello spirito, luogo mentale.


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