Fra le arti figurative comprese in quelle cosiddette �belle�, cioè le forme di attività che, secondo l'opinione del Vasari, hanno esclusivamente un fine di bellezza, un valore estetico, come l'architettura, la danza, la poesia, la pittura, la scultura e la musica, in questo articolo focalizziamo l'attenzione sulla pittura e su di una sua particolare espressione e manifestazione, irripetibile ed originalissima.
Le composizioni pittoriche che rappresentano eventi e situazioni di vita vissuta o configurazioni di ambienti costituiscono tutte una fonte conoscitiva di inestimabile valenza. Agli attenti osservatori esse costituiscono archivi storici e giacimenti culturali di particolare ampiezza ed intensità.
D'altra parte è arte anche il complesso delle tecniche, degli strumenti e dei loro metodi d'uso concernenti una realizzazione, un'applicazione pratica nel campo dell'operare umano; cosicché è possibile scrivere di arte riferendosi ora ad un mestiere ora ad una professione. Si ha così l'arte medica, l'arte forense, etc., ma anche l'arte contabile, quella cioè esercitata da coloro che si mostrano capaci di memorizzare e di sistematizzare, seguendo un metodo preordinato e rigoroso, i fatti amministrativi, ridotti in termini quantitativi � monetari, che caratterizzano l'attività economico � finanziaria realizzata da una qualunque azienda, in modo da offrire al gestore informazioni determinanti per il buon governo dell'azienda medesima.
L'obiettivo conoscitivo dell'arte contabile rimane costante nel tempo, ma gli strumenti ed il loro metodo d'uso, relativi a quell'arte, cambiano mano a mano aumenta il bagaglio delle conoscenze concernenti l'efficace utilizzo a fini gestionali dei risultati contabili rilevati periodicamente.
Nel nostro studio intendiamo riferirci all'arte contabile esercitata nel Medioevo nell'ambito di famiglie di mercanti, banchieri, amministrazioni comunali, ospedali, opere pie e congregazioni religiose. In particolare, vogliamo trattare dell'ufficio della Biccherna del Comune di Siena preposto alla gestione delle pubbliche risorse finanziarie. Esso era composto da un �presidente� - il Camarlingo - e da quattro Provveditori in carica per sei mesi.
I registri contabili sui quali il Camarlingo annotata giornalmente le varie operazioni finanziarie erano a fogli mobili e, pertanto, inizialmente venivano tenuti assieme da un foglio più grande sul quale veniva scritto il periodo di riferimento ed il nome del Camarlingo. Successivamente, per tenere uniti i numerosi fogli contabili si incominciò ad usare del materiale rigido, appunto delle tavolette di legno, la cui consistenza e rigidezza rendevano più agevole l'adozione e la consultazione dell'insieme dei fogli contabili relativi ai vari semestri.
Le due tavolette, quella superiore e l'altra inferiore, erano legate da lacci di cuoio che costituivano la costola e sul davanti veniva posta una fibbia di chiusura, in modo da formare un vero e proprio �libro�. Fu proprio per sopperire all'anonimicità ed alla ripetitività di quei libri che, almeno a Siena, si affermò l'uso, a partire dal 1257, di far dipingere le tavolette di legno che tenevano legate e congiunte le pagine del libro contabile.
Molti e di grande fama furono i pittori senesi che dipinsero le tavolette della Biccherna: Duccio di Boninsegna, Ambrogio Lorenzetti, Giovanni di Paolo, Sano di Pietro, Domenico Beccafumi e molti altri. I pittori per lo più disegnavano l'ambiente principale della Biccherna, quello in cui si svolgevano le transazioni finanziarie e, talvolta, gli operatori dell'ufficio: il Camarlingo, i Provveditori e qualche cittadino raffigurato mentre pagava le imposte. Sul tavolo da lavoro si disegnavano spesso gli strumenti per l'esercizio dell'arte contabile: libri, penna, calamaio, grattino, forbici, monete, borse etc.
È così che scorrendo le numerose rappresentazioni pittoriche delle tavolette, raccolte per lo più nell'Archivio di Stato di Siena, altre fanno bella mostra di sé nei maggiori musei del mondo, possiamo leggere, in estrema sintesi, alcuni significativi aspetti dell'evoluzione culturale della comunità medievale senese. Da esse possiamo trarre informazioni immediate non solo dei cambiamenti nell'arte pittorica adottata dagli autori dei dipinti, ma anche sull'organizzazione dell'Ufficio finanziario del Comune, la Biccherna appunto, e l'importanza sempre maggiore che veniva attribuita agli strumenti indispensabili per esercitare l'arte contabile. Possiamo acquisire informazioni concernenti l'evoluzione del �metodo� adottato nell'annotare i dati finaqnziari relativi all'attività della Biccherna solo dalla lettura dei fogli compresi nei vari �libri�, ma tale obiettivo conoscitivo è complementare e collaterale rispetto a quello principale che ci siamo posti. Insomma, osservando in ordine cronologico le tavolette di Biccherna, si �legge il tempo� nella contemporaneità dei momenti di vita vissuta da Siena, dalla sua comunità e in particolare dal suo più importante Ufficio finanziario pubblico, la Biccherna.
Lo studio intende evidenziate appunto la correlazione fra arte figurativa e arte contabile attraverso le tavolette dipinte dei libri contabili della Biccherna senese.
Among the fine arts including the so-called "beautiful" arts, in other words the forms of activity that, according to Vasari, aiming at representing the concept of beauty, an aesthetic value such as architecture, dance, poetry, painting , sculpture and music. In this article we focus on painting, in particular on one of its expression and manifestation, unique and original.
The pictorial compositions that represent events and situations of real life environments or configurations are all sources of inestimable value. These sources represent wide and large historical archives and knowledge for interested observers.
On the other hand art is also the set of techniques, tools and methods used by artists for carrying out a practical work in the field of human activity, so you can write of art referring to a craft or a profession. Thus we have the medical art, art forensics, etc.. but also the accounting art. This last is exercised by those who show themselves able to store and systematize, according to a predetermined and rigorous method, the administrative events, translated in quantitative terms; this translation was carried out by any firm in order to gather crucial information useful for the good governance of the firm.
The cognitive aim of the accounting art remains constant over time, but the tools and the use of them, related to the art, change overtime and gradually increase the baggage of knowledge concerning the efficient use of accounting records for managerial purposes.
In our study we refer to accounting art practiced in the Middle Ages by merchants' families, bankers, municipalities, hospitals, charities and religious congregations. In particular, we focus on the office of the Biccherna of the municipality of Siena which was responsible for the management of public financial resources.
The office of the Biccherna was composed of a "president" - the treasurer (called Camarlingo) - and four Superintendents (called Provveditori) in charge for six months.
The accounting books on which the Camarlingo recorded the various daily financial transactions were composed of loose sheets and, therefore, they were initially held together by a larger sheet on which was written the period of reference and the name of the Camarlingo. Subsequently, to hold together the accounting loose sheets, a hard cover began to be used. In particular, the hard cover was made of wood, whose consistency and rigidity could facilitate the consultation and the use of the accounting loosed sheets.
The two wooden tablets, one placed on the top and one on the bottom, were tied with leather straps, whilst a closing buckle was placed on the front side, thus forming a sort of �real book�.
At least in Siena from 1257, the use of painting on wooden tablets spread over in order to make up the anonymity and repetitiveness of those accounting books.
Many and very famous Sienese painters were called for painting the tablets of the Biccherna: Duccio, Lorenzetti, Giovanni di Paolo, Sano di Pietro, Domenico Beccafumi and many others. The artists mostly painted the main room of the Biccherna the one in which financial transactions, and sometimes administrative duties, were taking place: the Camarlingo , the Provveditori and some citizens were portrayed while paying taxes. On the work table, tools for the financial accounting art were often painted: books, pens, ink, scrapers, scissors, coins, bags etc.. Looking at the numerous pictorial representations of the tablets, collected mostly in the State Archives of Siena (others are exhibited in the most famous museums around the world), we can see some significant aspects of the cultural evolution of the medieval community of Siena. These representations allow us to draw immediate information of changes not only in pictorial art adopted by the authors of the paintings, but also in the organization of the Financial Office of the City (the Biccherna), and the increasing importance that it was attributed to the essential tools for practicing the accounting art. We can acquire information concerning the evolution of the �method� adopted in recording financial data about the activity of the Biccherna only by reading the papers included in the various �books�, but this purpose is complementary to the focus of this research.
In short, watching in chronological order the Biccherna tablets, we can �read the time�, or better the life lived in Siena by its community and in particular its most important financial public office, the Biccherna.
The study aims to highlight the correlation between visual arts and accounting art through the analysis of the painted tablets covering the accounting books of the Biccherna of Siena.
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