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Come funziona una città duale: i discorsi sulla povertà e l’invisibilizzazione della baraccopoli in La Villa di César Aira

    1. [1] University of Bologna

      University of Bologna

      Bolonia, Italia

  • Localización: Confluenze: Rivista di Studi Iberoamericani, ISSN-e 2036-0967, Vol. 3, Nº. 2, 2011 (Ejemplar dedicado a: Biopolitics and peripheries. Violence, city, memory), págs. 87-98
  • Idioma: italiano
  • Enlaces
  • Resumen
    • English

      César Aira’s novel La Villa is not about the life in the shanty town: it tells the way shanty towns are perceived by the other city dwellers. Instead of focusing on the villa miseria, it focuses on the role it plays in the city’s self-representation. The social stereotypes that are commonly associated to the shanty town are ironically assimilated into the narrative perspective, allowing the text to enquire obliquely the social discourses that nourish and  support  its construction as a foreign body inside the city.

    • italiano

      La Villa di César Aira non racconta la vita nella baraccopoli: racconta i modi in cui questa viene percepita dagli altri abitanti della città. Anziché parlarci della villa miseria, ci parla del ruolo che questa occupa nelle autorappresentazioni della città. Gli stereotipi sociali che le vengono solitamente associati sono assimilati ironicamente nella prospettiva del testo, consentendo l’esplorazione obliqua dei discorsi che nutrono e mantengono la sua costruzione come corpo estraneo alla città.


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