Michele Fanelli, Pasquale Palumbo
II problema in oggetto può essere formulato, come ben noto, a diversi livelli di complessità (e di “completezza” per quanto attiene alia rappresentatività física dei modelli proposti). Ciò è attestato dai numerosissimi contributi in proposito, a partire dal classico approccio “alla Westergaard” (v. concetto di “masse aggiunte”, Westergaard,1993) con fondo del serbatoio rígido (approccio nel quale, al livello più elementare, si assume anche I’ ipotesi di rigidità della struttura e di incomprimibilità del fluido), per arrivare alle formulazioni più recenti in cui si tiene conto, separatamente [8] o congiuntamente, della deformabilità della struttura, della comprimibilità del fluido e della deformabilità del fondo del serbatoio; formulazioni nelle quali in genere il concetto di “masse aggiunte” non è più valido (o va modificato profundamente, ad es. Rendendo tali “masse “ quantità complesse anzichè reali efunzioni della frequenza anzichè costanti). Assai spesso interessa in primo luogo identificare i modi naturali (smorzati o no) di vibrazione della diga, considerata come un sistema elástico lineare, ed in tal caso il problema è direttamente formulato in termini di oscillazioni armoniche (eventualmente con smorzamento: moto “pseudo-armonico”); la risposta ad eccilazioni non periodiche in campo lineare viene allora ricoslruita attraverso la nota tecnica dell’analisi modale.
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