L'articolo fa riferimento al dibattito sui problemi e gli effetti della riforma universitaria svolto nell�ambito del convegno AIS ELO "I fallimenti della regolazione". Negli anni recenti, l�attenzione dei sociologi dal tradizionale terreno della stratificazione sociale e delle politiche di welfare si è spostata verso i modelli di governance dell'università e il ridefinirsi dei rapporti tra gli attori coinvolti. Le riforme degli anni duemila hanno cambiato radicalmente assetti organizzativi e modelli di governance, forme di reclutamento e profili formativi, tuttavia gli effetti sembrano ancora incerti e ambivalenti. L'opzione di gran parte delle università europee per un forte controllo centrale, la riduzione significativa dell�autonomia universitaria, la fissazione di standard comuni per il reclutamento e la valutazione, di obblighi di programmazione, rendiconto e trasparenza hanno incontrato in Italia, e non solo, forti resistenze e un�ancor tiepida accoglienza da parte degli attori economici. Sarà l'iter di attuazione della riforma a determinare effetti di lungo periodo sia sulle preferenze degli attori coinvolti sia sulle loro interazioni.
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