Innocenzo X Pamphilj, esalta la sua appartenenza a Roma e la “romanità” della sua famiglia negli affreschi che decorano il suo palazzo in Piazza Navona attingendo alla Storia di Roma di Tito Livio, fonte per eccellenza per i temi allegorici che ne simboleggiano virtù civili e religiose. Gli affreschi che Giacinto Gimignani traduce nella sala intitolata alla “Storia Romana” sono Il ritrovamento di Romolo e Remo, Romolo che dedica le sue spoglie a Giove e il Ratto delle Sabine, si snodano come un racconto continuo sottolineando l’eccellenza morale di Roma e il cuore stesso delle sue istituzioni religiose e civili.
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