Grazie a una lunga e capillare ricerca l’autrice è riuscita a ricomporre l’intero corpus di una importante collezione seicentesca fino ad oggi ignorata e appartenuta al marchese fiorentino Carlo Gerini e a suo figlio Pier Antonio. Grazie al recupero di due importanti inventari del 1673 e del 1733 che ne descrivono la consistenza la quadreria offre un inedito spaccato della cultura artistica fiorentina, fiorita intorno ai Medici e alla loro corte nel XVII secolo.
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