Attraverso una dettagliata analisi stilistica e iconografica l’autrice propone di attribuire un’inedita Maddalena in meditazione di collezione privata romana a Francesco Furini (1603-1646). Prove dell’autografia sono la fondamentale derivazione dal Caravaggio e, al di là della qualità dell’opera, i pentimenti visibili nella mano destra e nel teschio e inoltre la ricercata scelta iconografica di cui viene ripercorsa l’origine düreriana. Viene infine proposta una datazione intorno al 1633-1635, dopo la svolta in senso mistico nella pittura del Furini.
© 2001-2025 Fundación Dialnet · Todos los derechos reservados