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La riforma Francheschini e le sorellastre di Cenerentola.: Si accende il dibattito attorno alla riorganizzazione del MiBACT e al destino delle biblioteche pubbliche statali.

  • Autores: Franca Arduini
  • Localización: Biblioteche oggi: Mensile di informazione aggiornamento dibattito, ISSN 0392-8586, Vol. 33, Nº. 1, 2015, págs. 12-22
  • Idioma: italiano
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  • Resumen
    • I principi ispiratori della riforma varata dal ministro Dario Franceschini, secondo l’autrice, consistono nella valutazione del bene culturale nella sua dimensione di importante fonte di reddito per il paese. Di conseguenza l’attenzione si è concentrata su 20 musei ai quali è stata data autonomia e sede dirigenziale. Diversa è stata l’attenzione rivolta ad archivi e biblioteche, le quali, non costituendo fonte di reddito ma presidi della tradizione e della cultura, risultano subordinate a gallerie, poli museali, a biblioteche sedi dirigenziali o alla direzione generale delle biblioteche. Considerando che tra le 30 biblioteche sacrificate alla Spendig review spiccano alcune delle più importanti biblioteche storiche e di conservazione italiane, dalla Medicea Laurenziana di Firenze all’Estense di Modena, fino alla Nazionale Braidense le preoccupazioni per il futuro della ricerca italiana appaiono più che giustificate.


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