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La riscoperta della volontà nel dolo

    1. [1] University of Padua

      University of Padua

      Padova, Italia

  • Localización: Rivista italiana di diritto e procedura penale, ISSN 0557-1391, Vol. 57, Nº 4, 2014, págs. 1953-1970
  • Idioma: italiano
  • Títulos paralelos:
    • A Re-discovery of Will in Dolus
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • English

      The Author analyzes the rationale behind the judgment passed by the Joint Chambers of the Supreme Court with regard to the complex issues arising from the distinction between recklessness and conscious negligence. The focus then shifts to the fact that the Supreme Court has courageously abandoned an interpretation - which was previously dominant in ltaly - whereby dolus eventualis was characterized as "acceptance of risk" to acknowledge the necessary presence of an ontologically voluntary dimension in the notion of willful misconduct. The Author also points out that the Court has moved away from norm-based interpretations of willful misconduct, which threaten to separate it from the actual experience.

      Finally, after underlining the abundance of operational guidelines provided by the Supreme Court to the lower courts, the Author concludes by advocating further research on the issue of the criteria for identifying the subjective element in light of the intentional character of knowledge and human will.

    • italiano

      L'A. esamina la motivazione della sentenza delle Sezioni unite nella parte dedicata alla distinzione tra il dolo eventuale e la colpa cosciente mettendo in luce la serietà dei problemi epistemologici sottesi a tale distinzione. Rileva poi che la Corte Suprema ha con coraggio abbandonato I'interpretazione, per lungo tempo dominante in Italia, del dolo eventuale come « accettazione del rischio », per riconoscere la presenza indefettibile nel dolo di una dimensione ontologicamente volontaristica.

      L'A. evidenzia altresi che la Corte ha preso le distanze dalle letture normativistiche del dolo, che rischiano di staccarlo dalla concretezza dell'esperienza. Infine, sottolineata la ricchezza delle indicazioni operative fornite dalla Corte, nell'esercizio della sua funzione nomofilattica, ai giudici di merito, l' A. conclude auspicando un approfondimento della tematica relativa ai criteri dell'imputazione soggettiva in relazione al carattere intenzionale della conoscenza e della volontà umana.


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