This paper considers one of the most innovative and challenging aspects of Article 8 of Legislative Decree No. 138/2011, that is the scope for decentralised bargaining to introduce exceptions to the regulation of employment contracts laid down by national legislation and collective agreements. Emphasis is given to the limitations imposed to the delegation of certain functions and to the fact that these limitations should be also taken into account by inspection bodies dealing with work-related and health issues. The author takes the view that the exceptions might produce direct or indirect consequences on the determination of taxable earnings. The analysis focuses on the reduction of working time, particularly in service contracts, and on those clauses which help to determine which employment contract is in force also through the examination of situations in which these clauses are applied improperly. While pointing out the positive features of this regulation, the paper suggests that these agreements be made public, as is currently the case for those agreements which entail fiscal benefits.
L’A. analizza uno degli aspetti più innovativi ed al contempo più problematici dell’art. 8 del d.l. n. 138/2011 a sostegno della contrattazione di prossimità, ovvero la possibilità di introdurre con questo strumento deroghe alla disciplina dei rapporti di lavoro prevista dalla legge e dei contratti nazionali. L’indagine affronta il tema dei limiti al potere derogatorio e della legittimazione al controllo del rispetto di tali limiti da parte degli organi ispettivi in materia di lavoro e previdenza, ed evidenzia come non possano ritenersi legittime deroghe che comportino riflessi, diretti o indiretti, sulla determinazione dell’imponibile contributivo. L’analisi si incentra in particolare sulle materie della riduzione dell’orario di lavoro, del regime della solidarietà degli appalti e delle clausole incidenti sulla qualificazione giuridica dei rapporti di lavoro, anche attraverso l’esame di casi concreti considerati quali esempi di utilizzo patologico del potere di deroga. Pur mettendo in luce gli aspetti positivi dell’istituto, l’A. auspica la reintroduzione di un sistema generale di pubblicità, attualmente previsto per i soli accordi che comportino benefici contributivi o fiscali.
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