L�obiettivo di questa replica ai tre contributi di Musi, Sofia e Meriggi non è solo o principalmente quello di rispondere alle loro notazioni critiche, ma di aggiungere qualche ulteriore considerazione suggerita dalle loro osservazioni che riguardano il tema della modernità, il concetto di progresso, la relazione tra les paroles et les choses e la nuova centralità della violenza nel discorso pubblico. Si è inoltre cercato di spiegare come la storia dei concetti sia oggi necessaria al compito dello storico, una professione che la recente nascita della «memorial history» ha reso incredibilmente difficile.
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