Nell�ultimo ventennio l�interesse della storiografia italiana per le corti vescovili ha favorito l�attenzione per la materia matrimoniale, collocando la ricerca su questo tema entro il dibattito europeo. Nella geografia dei processi matrimoniali emerge per precocità e serialità la documentazione della curia vescovile di Asti (1265-1320 c.a.). Una giustizia "reattiva", quella del tribunale astigiano, fortemente orientata dalle ricostruzioni proposte dalle parti. Nei pochi casi di attori di livello sociale elevato, la corte valuta lo status dei contendenti, mentre nelle altre cause ridefinisce relazioni connotate da un polimorfismo e una flessibilità in parte legati alla debolezza delle reti sociali, alla loro mobilità oppure a incertezze nel riconoscere la struttura famigliare, che peraltro non sembrano escludere una promozione dei rapporti parentali. Una funzione di riassetto e di orientamento che, se in genere recepisce le istanze degli attori, non manca talora di porre limiti all�informalità delle unioni negandone la legittimazione.
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