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1914-1915, il primo anno a Trieste nelle memorie dei suoi scrittori soldati

  • Autores: Cristina Benussi
  • Localización: Studi e problemi di critica testuale, ISSN 0049-2361, Nº. 91, 2015, págs. 81-101
  • Idioma: italiano
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • L'A. indaga le testimonianze degli scrittori Scipio Slataper ("L'irredentismo oggi" (1910), "Trieste" (1910), "Il momento attuale dell'Austria" (1912), "Scritti politici" (1925), "Epistolario" (1950), "Confini orientali" (1986)), Giani Stuparich ("Diario" (1914), "Taccuino di guerra" (1915), "Colloqui con mio fratello" (1925), "Addio alla Tina" (1930), "Ritorneranno" (1941), "La realtà di Trieste" (1954)), e Giulio Camber Barni ("La buffa" (2008)), che, durante la Grande Guerra, a Trieste, abbandonarono il fronte orientale, in Galizia, valicarono il confine e si arruolarono nell'esercito italiano. Un certo spazio è dedicato dall'A. anche all'"Autobiografia" e al "Canzoniere" di Umberto Saba, e alla "Coscienza di Zeno" di Italo Svevo.


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