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AUTORÍA E PARTECIPAZIONE NELLO STATUTO DELLA CORTE PENALE INTERNAZIONALE (*)

  • Autores: Gerhard Werle, Boris Burghardt
  • Localización: Rivista italiana di diritto e procedura penale, ISSN 0557-1391, Vol. 58, Nº 3, 2015, págs. 1208-1237
  • Idioma: italiano
  • Títulos paralelos:
    • Authorship and Participation in the Statute oi the International Criminal Court
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • English

      The modes of individualliability, or modes of participation in international crimes are among the most controversial and debated issues in the international criminal law doctrine of the last fifteen years. Although the Statute of the International Criminal Court (ICC) - which carne into force in 2002 - represents a big step forward compared to the previous stautues of military and ad-hoc international tribunals, apparently not al! problems have been solved. Indeed, after an initial phase in which the Court seemed to have reached a consistent interpretation of the criteria of responsibility pursuant to article 25 paragraph 3 of the ICC Statute, largely inspired by Roxin's theory of "Tatherrschaft", recent positions taken by some judges have called this interpretation into question. The authors of this paper explain why, in their opinion, article 25 paragraph 3 of the lCC Statute must be interpreted as a model of differen tiated participation, based on four different levels of liability.

    • italiano

      Le forme di imputazione in capo al singolo della responsabilitá per i crimini internazionali sono uno degli argomenti píü controversi e dibattuti dalla dottrina internazional-penalistica degli ultimi quindici anni. Sebbene lo Statuto della Corte penale internazionale (Cpi) -la quale e entrata in funzione nel2002 - rappresenti un notevole passo avanti rispetto ai precedenti strumenti in materia, non tutti i problemi appaiono essere stati risolti. Al contrario, dopo una fase iniziale in cui sembrava che la Corte avesse raggiunto un'interpretazione uniforme sui criteri di responsabilitá ai sensi dell'art. 25 comma 3 Statuto Cpi, in gran parte ispirata alla teoria di Roxin della "Tatherrschaft", recenti prese di posizione di alcuni giudici hanno rimesso tale interpretazione in discussione. Gli autori del presente contributo spiegano perché, a loro parere, l'art. 25 comma 3 Statuto Cpi va interpretato come un modello di concorso di persone differenziato, basato su quattro diversi livelli di responsabilitá,


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