Uno dei maggiori poeti italiani del primo Novecento, Clemente Rebora (1885-1957), ha lasciato alcune tra le più alte testimonianze liriche sulla Grande Guerra, da lui drammaticamente vissuta con un gravissimo incidente. La ricerca e il confronto della documentazione edita e d�archivio rivela la trasformazione umana, letteraria e spirituale avuta dal poeta a causa del conflitto mondiale, mettendo in luce da autografi inediti l�immagine evangelica di Lazzaro che diviene metafora di un uomo nuovo in grado di risorgere dal fango e dalla «melma» della tragedia in un itinerario di salvezza
One of the most relevant Italian poets, Clemente Rebora (1885-1957), is the author of some very important lyrical texts about the First World War, during which he was seriously wounded. The analytical comparison of the edited papers with those papers, which were unpublished until now, shows how the war induced a change in the human, literary and spiritual condition of the poet. Some autograph and unpublished manuscripts present the evangelic image of Lazarus as a metaphor of a new man who can continue a redeeming itinerary till the resurrection from the mud of the tragedy
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