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Osservazioni storico-etimologiche sulla terminologia delle forme di mercato

    1. [1] Vienna University of Economics and Business

      Vienna University of Economics and Business

      Innere Stadt, Austria

  • Localización: Studi di Lessicografia Italiana, ISSN 0392-5218, Vol. 32, 2015, págs. 39-52
  • Idioma: italiano
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • English

      Present-day Italian has a precise terminology for designating different market forms, i.e. constellations of buyers and sellers: monopolio, duopolio, oligopolio and polipolio – more commonly referred to as libera concorrenza − for the seller side, monopsonio, duopsonio, oligopsonio and polipsonio for the buyer side. The aim of the present article is to describe how this terminology, which has exact parallels in English, German, French and other major languages, originated. After the model of Latin monopolium, which was itself a loan from Ancient Greek (< monos ‘single’, -polion ‘sale’), Thomas More coined oligopolium in his “Utopia” from 1516 for a market dominated by a few sellers. Polypolium followed in 1668, coined by the German cameralist Johann Joachim Becher. The market form with two sellers was first called duopole by the French in the second half of the 19th century. While polipolio, a loan translation of German Polypolium, already found its way into Italian in 1766, duopolio and oligopolio were only adopted around 1930, with German and English acting as intermediaries. The words of the buyer series, which was coined in analogy to the seller series from the 1930s onwards and whose second element was taken from Ancient Greek opsonía ‘purchase’, are all Anglicisms.

    • italiano

      Oggi l’italiano ha una precisa terminologia per riferirsi alle varie forme di mercato, cioè alle differenti costellazioni di compratori e venditori: monopolio, duopolio, oligopolio e polipolio – più comunemente detto libera concorrenza – se si guarda al lato dell’offerta, monopsonio, duopsonio, oligopsonio e polipsonio, se si guarda al lato della domanda. Lo scopo di questo articolo è descrivere come sia nata questa terminologia, che ha una precisa corrispondenza in inglese, tedesco, francese e nelle altre lingue maggiori. Secondo il modello del latino monopolium, prestito a sua volta dal greco antico (< monos ‘solo’, -polion ‘vendita’), Tommaso Moro ha coniato oligopolium nel 1516 (Utopia) per indicare un mercato dominato da pochi venditori. Seguì Polypolium nel 1668, inventato dal cameralista tedesco Johann Joachim Becher. La forma di mercato con due venditori fu chiamata duopole in Francia nella seconda metà dell’Ottocento. Mentre polipolio, come traduzione del tedesco Polypolium, giunge in italiano già nel 1766, duopolio e oligopolio sono attestati intorno al 1930, e fanno da tramite per il loro ingresso il tedesco e l’inglese. Sono anglicismi i vocaboli monopsonio, duopsonio, oligopsonio e polipsonio che s’incontrano dagli anni Trenta del Novecento e che si formano sul modello di monopolio ecc.

      a partire dal greco antico opsonía ‘acquisto’.


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