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Tommaseo e la narrativa storica: Alla riflessione sull’'antologia' ai racconti

  • Autores: Arianna Giardini
  • Localización: Acme : annali della Facoltà di lettere e filosofia dell'Università degli studi di Milano, ISSN 0001-494X, Vol. 68, Nº. 1, 2015, págs. 213-232
  • Idioma: italiano
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  • Resumen
    • English

      This essay examines Tommaseo’s opinion about historic narratives related to the subsequent diting of his tales, thanks to a study of the issues published in the «Antologia». It is there analyzed his critical activity and, in particular, his dissatisfaction to-wards the resulting outcome of he novels reviewed, as they are invaluable elements to the future analysis of his own narrative olutions. By pointing out the specificity of Tommaseo’s practice on narratives, this essay also wants to enlighten the differences with his historical poetics. In this sense, it is particularly unctional to our analysis Tommaseo’s review of the Promessi sposi, where the author shows hat e didn’t fully understand the meaning of the novel and the role of the invention, though he shared Manzoni’s educational and didactic aim. Nonetheless, the search for the essentials and for oetry s conditions to a good novel will lead him to anti-narrative structures and to an artistic prose ddressed to a narrower public than the one Manzoni was appointed to: in this way, Tommaseo xcluded the non-literate recipient whom, instead, he talked about in his concept of a edagogical ovel in the Florentine magazine.

    • italiano

      Il contributo esamina la riflessione di Tommaseo sulla narrativa storica in rela-zione alla uccessiva redazione dei racconti, attraverso lo studio degli articoli ap-parsi sull’«Antologia». Si nalizza l’attività critica dello scrittore e, in particolare, l’insoddisfazione per gli esiti dei romanzi recensiti quali elementi indispensabili per la futura elaborazione delle sue singolari soluzioni narrative. L’individuazione delle specificità della prassi narrativa tommaseana ne mette tuttavia in luce anche gli scarti rispetto alla sua poetica storica. Funzionale in tal senso è la recensione ai "Promessi sposi", dove Tommaseo mostra di non comprendere pienamente le ragioni dell’opera l ruolo dell’invenzione, benché condivida l’intento educativo e divulgativo di Manzoni. Tuttavia, a icerca dell’essenzialità e della poesia come condi-zioni per un buon romanzo approderà a trutture antinarrative e a una prosa d’arte destinate a un pubblico meno ampio di quello anzoniano: si esclude così l’incol-to destinatario di quella pedagogia del romanzo espressa ella rivista fiorentina.


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