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Il querelante non può più opporsi al decreto penale di condanna: Corte costituzionale, sentenza 27 febbraio 2015, n. 23 – Pres. Criscuolo; Rel. Napolitano

  • Localización: Processo Penale e Giustizia: Rivista di dottrina e giurisprudenza, ISSN-e 2039-4527, Nº. 5, 2015, págs. 51-57
  • Idioma: italiano
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  • Resumen
    • È costituzionalmente illegittimo l’art. 459, comma 1, c.p.p. (come sostituito dall’art. 37, comma 1, l. 16 dicembre 1999, n. 479 – Modifiche alle disposizioni sul procedimento davanti al tribunale in composizione monocratica e altre modifiche al codice di procedura penale. Modifiche al codice penale e all’ordinamento giudiziario. Disposizioni in materia di contenzioso civile pendente, di indennità spettanti al giudice di pace e di esercizio della professione forense), nella parte in cui prevede la facoltà del querelante di opporsi, in caso di reati perseguibili a querela, alla definizione del procedimento con l’emissione di decreto penale di condanna.


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