Even after the reform of the remission of terms discipline, it was necessary to adjust the non-appearance proceeding to the principles set by the European Court of Human Rights (and to the uniform precedents set by the Corte Costituzionale). To this end, law n. 67 of April 28 2014 follows a double path. On one hand it eliminates the non-appearance proceeding and enlarges the absentee status if compared to the previous discipline. On the other hand it prevents any proceeding from continuing when it is impossible to ascertain, even as a mere presumption, that the criminal defendant has knowledge of it. It can be doubted that the new discipline is in line with the constitutional and conventional standards, especially with reference to the rules that authorize a mere presumption of knowledge of the accusation, and require a burden of proof in order to be granted a remission of terms.
Anche dopo la riforma della disciplina sulla restituzione del termine, occorreva adeguare il processo in absentia ai dicta della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (oltre che ad univoche indicazioni ricavabili dalla giurisprudenza costituzionale). In proposito, la l. 28 aprile 2014, n. 67, si muove in duplice direzione. Da un lato eliminando la contumacia, con correlativa dilatazione –rispetto alla disciplina abrogata– dello status di assente. Dall’altro imponendo lo stop al processo nei casi in cui non sia possibile accertarne, neppure presuntivamente, la conoscenza da parte dell’imputato. È dubbio che la nuova disciplina sia conforme agli standard costituzionali e convenzionali, in particolare, per quanto concerne le ipotesi nelle quali si presume la conoscenza dell’accusa e si subordinano ad onere di prova i rimedi restitutori previsti per l’assente.
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