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Il riconoscimento vocale è modalità legittima di individuazione di persona da parte della polizia giudiziaria: Corte di cassazione, Sezione II, sentenza 2 ottobre 2012, n. 41456 – Pres. Casucci; Rel. Gallo

  • Localización: Processo Penale e Giustizia: Rivista di dottrina e giurisprudenza, ISSN-e 2039-4527, Nº. 3, 2013, págs. 40-41
  • Idioma: italiano
  • Enlaces
  • Resumen
    • La richiesta rivolta all’indiziato, nella fase delle indagini preliminari, di pronunciare delle espressioni verbali al ine di consentire il riconoscimento della voce da parte della persona offesa costituisce atto atipico di indagine della polizia giudiziaria pienamente legittimo a norma degli artt. 55 e 348 c.p.p. che non inluisce sulla libertà di autodeterminazione della persona interessata, se non è effettuato con metodi coercitivi, e che non impone la partecipazione obbligatoria del difensore.


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