L’obbligo di interpretazione conforme tra diritto dell’Unione, Convenzione europea dei diritti dell’uomo e ruolo della Corte di Strasburgo

• Autores: Sonia Campailla
• Localización: Processo Penale e Giustizia: Rivista di dottrina e giurisprudenza, ISSN-e 2039-4527, Nº. 4, 2012, págs. 99-108
• Idioma: italiano
• Títulos paralelos:
  • The application of the principle of conform interpretation in relation with E.U. Law, the European Convention of Human Rights and the role of the Court of Strasbourg
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• Resumen
  • English

    An alleged direct applicability of the ECHR provisions, corresponding to the eぶect acknowledged to certain E.U. provisions, does not seem be based on persuasive legal elements and, deinitely, it cannot be ascribed to the Treaty of Lisbon. At the same time, the function of exclusive interpreter of the ECHR assigned to the Court of Strasbourg ap- pears quite controversial. In our legal system, the ECHR engenders international obligations which bring about a duty of conform interpretation. But this duty cannot be automatically transformed into a primacy of the provisions of the Convention over state law nor can it entail a forced disapplication of national law by national judges.

  • italiano

    Una pretesa diretta applicabilità delle norme della Cedu paragonabile a quella del diritto dell’Unione non sembra trovare un fondamento giuridicamente convincente e, di sicuro, non può essere ricondotta al Trattato di Lisbona. Parimenti, assai opinabile appare la funzione di interprete esclusivo della Convenzione, conferita, da più parti, alla Corte e.d.u. Nel nostro ordinamento la Cedu genera vincoli internazionali che, sebbene diano luogo a un obbligo di interpretazione conforme del diritto nazionale, non possono automaticamente trasformarsi in primato delle norme convenzionali, né tantomeno implicare una forzata disapplicazione del diritto interno da parte del giudice nazionale. L’obbligo di interpretazione conforme del diritto nazionale a una fonte U.E. o convenzionale − se osservato entro limiti ragionevoli e legalmente accettabili − risulta motivato da ragioni di economia processuale e di coerenza complessiva di un sistema giuridico integrato. Non si può dire lo stesso riguardo alla perentoria aぶermazione del primato delle norme della Cedu o all’imposizione della natura incondizionatamente vincolante della giurisprudenza della Corte di Strasburgo.