Ayuda
Ir al contenido

Dialnet


Il regime patrimoniale della famiglia nella prospettiva dell'autonomia privata

  • Autores: Enrico Quadri
  • Localización: Giustizia Civile: revista giuridica trimestrale, ISSN 0017-0631, Nº. 1, 2014, págs. 95-132
  • Idioma: italiano
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • italiano

      L'autonomia privata ha assunto sempre maggiore rilevanza in materia di rapporti patrimoniali nella famiglia: ciò inevitabilmente impone di ragionare circa i limiti entro cui essa possa attualmente operate. Il punto di partenza è rappresentato dalla finalità perseguita dalla riforma del diritto di famiglia del 1975, consistente nell'esigenza di assicurare la piena attuazione del principio costituzionale della parità giuridica dei coniugi, nonché dalla constatazione che la previsione del regime di comunione, quale regime patrimoniale legale della famiglia, si è dimostrata inadeguata al perseguimento dell'obietivvo perequativo avuto di mira. Oggeto di specifica attenzione sono, allora, nella prospettiva dei rapporti patrimoniali, i diversi ambiti in cui l'autonomia degli interessati ha modo di manifestarsi, prima e nel corso del matrimonio. Sottolineata l'importanza della stessa scelta del matrimonio, piuttosto che della mera convivenza, nonché della scelta relativa alla "forma matrimoniale" (civile o concordatoria), dopo avere accennato al possibile ruolo degli accordi prematrimoniali, viene esaminata criticamente la ricostruzione offerta dalla giurisprudenza dell'operatività del dovere di contribuzione e del regime di comunione legale. L'indagine verte, poi, sui limiti attualmente posti all'autonomia delle parti nella modificazione del regime legale di comunione e nella definizione dei regimi convenzionali, anche in relazione all'ammissibilità di eventuali regimi atipici. L'esame di auspicabili linee di intervento legislativo viene, infine, condotto pure con riferimento alle proposte di utilizzazione di nuovi strumenti, come, in particolare, l'impiego del meccanismo degli atti di destinazione e della coneguente separazione patrimoniale.

    • English

      Private autonomy has assumed increasing importance in the field of familial property relations: this inevitably requires reasoning on the extent to which it can currently operate. The starting point is the objective pursued by the 1975 reform of family law, consisting of the need to ensure full implementation of the constitutional principle of legal equality of spouses, and the fact that the prediction of a system of communion, as the familial property regime, has proved inadequate to achieve the targeted objective of equalization. The specific subject of attention is, then, in view of patrimonial relations, the different areas in which the autonomy of the parties concerned has the opportunity to manifest itself, before and during the marriage. Stressing the importance of the choice of marriage, rather than mere cohabitation, as well as on the choice of the "form" of marriage (civil or concordataria), after having mentioned the possible role of prenuptial agreements, the reconstruction offered by case law on the duty of contribution and on legal communion is critically examined. The analyisis moves, then, toward the limits currently placed on the autonomy of the parties in the modification of the statutory scheme of communion and in the definition of conventional regimes, including the possibility of any unusual arrangements. An examination of desirable legislative intervention is, finally, also conducted with reference to the proposed use of new tools, such as, in particular, the use of the mechanism of destination pleadings and the consequent property division.


Fundación Dialnet

Dialnet Plus

  • Más información sobre Dialnet Plus

Opciones de compartir

Opciones de entorno