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Più rigore nell’applicazione dell’art. 512 c.p.p.: Corte di cassazione, Sezione vi, sentenza 15 giugno 2011, n.24039 - Pres. De Roberto, est. Citterio

  • Localización: Processo Penale e Giustizia: Rivista di dottrina e giurisprudenza, ISSN-e 2039-4527, Nº. 1, 2012, págs. 92-96
  • Idioma: italiano
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  • Resumen
    • Per disporre la lettura, sulla base dell’art. 512 c.p.p., l’irreperibilità del teste può essere dichiarata solo quando risultino espletate infruttuosamente, oltre alle ricerche previste per l’imputato dall’art. 159 c.p., tutti gli accertamenti congrui alla peculiare situazione personale quale risultante dagli atti, da deduzioni specifiche delle parti, dall’esito dell’istruttoria nel giudizio; l’apprezzamento della ragionevole impossibilità di svolgere ulteriori efficaci ricerche compete al giudice del merito, che di ciò deve dar conto con motivazione non apparente e non manifestamente illogica o contraddittoria.


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