Rhétorique et pédagogie dans les commentaires à Galien d'Agnellus de Ravenne

• Autores: Nicoletta Palmieri
• Localización: Les textes médicaux latins comme littérature: actes du VIe colloque international sur les textes médicaux latins du 1er au 3 septembre 1998 à Nantes / Alfrieda Pigeaud (ed. lit.), Jackie Pigeaud (ed. lit.), 2000, ISBN 2-86939-156-0, págs. 221-239
• Idioma: francés
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• Resumen

  • La serie dei commenti a Galeno, che il codice Ambrosiano G 108 inf. attribuisce all'attività di un misterioso Agnello di Ravenna, ci offre un esempio molto chiaro di un tipo di elaborazione che si vorrebbe definire come "non letteraria". L'oscurità della lingua e lo scadente livello stilistico sono le caratteristiche immediatamente percepibili a una prima lettura dei testi. Tuttavia, un approccio propriamente letterario appare legittimo se solo si considera che la produzione ravennate si inserisce a pieno diritto nel genere più coltivato dalla cultura scientifica greca dei secoli VI-VII, vale a dire il commento lemmatico. I trattati che Stefano d'Atene ha dedicato a Ippocrate, come pure le opere filosofiche di Elia, di Davide e di Giovanni Filopono, possono servire come termine di confronto per analizzare le strutture formali adottate, talvolta confusamente, dalla "iatrosofista" commentatore di Galeno. In questo studio si prendono in considerazione alcune tecniche proprie dei testi scolastici greci (introduzioni stereotipate, ripetizioni, schematismi, confutazione di obiezioni vere o presunte), le quali, presenti anche nella produzione latina, sembrano utilizzate a fini didattici.