Si analizza una poesia dispersa pascoliana (Lontano vagisce il pavone) trasmessa dal carteggio con Alfredo Caselli, individuando le fonti classiche (Columella, Orazio) che ne sono alla base e che servono a fare piena luce sull’interpretazione del testo
The article considers Giovanni Pascoli’s poem Lontano vagisce il pavone transmitted by the letters to Alfredo Caselli, with particular regard to the identification of the classical sources (Columella, Horace) that are the basis of the text and allow its interpretation
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