Terremoti colposi e terremoto della colpa. Tiflessioni a margine della sentenza "Grandi Rischi"

• Cecilia Valbonesi ^[1]
  1. [1] Università di Firenze
• Localización: Rivista italiana di diritto e procedura penale, ISSN 0557-1391, Vol. 59, Nº 3, 2016, págs. 1498-1527
• Idioma: italiano
• Títulos paralelos:
  • Negligent Earthquakes and the Earthquake of Negligence. Critical Issues surrounding the "Grandi Rischi" Judgment
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• Resumen
  • English

    Verdict neglects psychology and social science as legitima te sources of scientific knowledge and the lack of a scientifically grounded reasoning weakens the decision. The judges dismiss their role of gatekeepers of scientific grounded evidence by reconstructing the causal chain and the negligence in an extremely discretional way, following almost unconstitutional paradigms. The causality chain (psychic causality) is based on customary - not general - rules. Negligence lose its traditional paradigm. Following the precautionary principle, the Court imposes to foresee far beyond the specific event, posing a "duty of behavior" in order to avoid any event belonging to the class af avoidable ones. We face two different events: 1) the influence af BDB's words an people's behavior (abandon of usual "cautions"); 2) link between self-determinatian and death. The first could be foreseen, but second could not, because death is necessarily linked to an unpredictable event (the specific earthquake of April 6th, 2009).

  • italiano

    Il lavoro si sofferma sulla decisone della Suprema Corte che ha posto fine alla vicenda gaiudiziaria sulla c.d. Commissione Grandi Rischi. I giudici, nel confermare la condanna per omicidio colposo nei confronti del Vice capo della PC, sembrano rinunciare ad un corretto approccio scientifico e strutturano il rimprovero seconda diirettrici che suscitano nell'interprete interrogativi stringenti. La scelta di estromettere le scienze sociologiche e psicologiche dall'indagine sull'incidenza del messaggio propalato alla popolazione si riflette in prima battuta sulla ricostruzione del nesso causale, affidato alla c.d. causalità psichica, sorretta da massime di esperienza dotate di un basso coefficiente di generalizzazione. Non minori perplessità suscita il rimprovero colposo. La rinuncia al metodo scientifico consente l'ingresso del principio di precauzione il quale deforma la prevedibilità dell'evento che finisce per abbandonare il terreno del decesso delle vittime per abbracciare, ancora una volta, quello del terremoto.