Quello di un’Europa invasa da profughi e migranti per la sua indole mite e accogliente è un mito, o almeno una verità molto parziale. Ignora, per esempio, il ruolo del capitalismo industriale che, avendo bisogno di manodopera a basso costo, l’ha richiamata dalle aree più povere del pianeta. Non c’è alcun dubbio che oggi il fenomeno abbia subìto un’accelerazione e una crescita in termini di numeri e non c’è anche dubbio che vada gestito. A partire però non da infondati preconcetti, ma da concrete azioni politiche.
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