This article investigates how 16th-century military technologies transformed the representation of war in the field of poetry. Modern warfare does not fit with epic conventions, shaped by an idea of heroism that is more inclined towards chivalry. As the portrait of the commander in chief follows the very same principles, new encomiastic strategies prove necessary. This applies to the case study on which the article focusses: the Anversa conquistata (1609), a poem written by Fortuniano Sanvitali to celebrate Alessandro Farnese’s triumph during the siege of Antwerp in 1585.
L’articolo esamina il ruolo giocato dalla rivoluzione militare cinquecentesca nel campo della poesia epica. Le innovazioni tecnologiche e ingegneristiche che modificano l’arte della guerra nella seconda metà del XVI secolo, infatti, mal si accordano con gli ideali cavallereschi della tradizione letteraria. Per quanto concerne l’encomio dell’eroe, ciò si ripercuote nell’adozione di nuove piste celebrative, come si evince dal testo studiato in queste pagine: l’Anversa conquistata (1609) di Fortuniano Sanvitali, consacrata alla vittoriosa campagna di Alessandro Farnese nelle Fiandre (1585).
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