Le caratteristiche della poesia di Pascoli si fanno, nel tempo, sempre più “visionarie”: ne sono, tra l’altro, testimonianza efficace, nella loro tenuta limpidamente classicheggiante, i Poemi conviviali. Tuttavia esse si continuano a intrecciare a motivi propri del nichilismo del “romanzo” pascoliano (Garboli) come emergevano già dai capolavori di Myricae e dei Canti di Castelvecchio. E in particolare prendono sostanza dalla dialettica, di forte impronta decadente, di eros e thanatos.
The characteristics of Pascoli’s poetry become ever more “visionary”: a fine example may be found in the classically inspired Poemi conviviali. Yet these characteristics remain tied to themes linked to the nihilism of Pascoli’s “novel” (Garboli), as they already emerged from the masterpieces Myricae and Canti di Castelvecchio. In particular, they take their form from the dialectic, typically decadent, between eros and thanatos.
© 2001-2024 Fundación Dialnet · Todos los derechos reservados