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Da Errico Alvino a Lamont Young. Percorsi del neomedievalismo a Napoli tra invenzione e restauro

  • Autores: Andrea Pane
  • Localización: Archeologia dell'architettura, ISSN-e 2038-6567, ISSN 1126-6236, Vol. 21, 2016 (Ejemplar dedicado a: Medioevo fantastico. L’invenzione di uno stile nell’architettura tra fine ’800 e inizio ’900 / coord. por Alexandra Chavarría i Arnau, Guido Zucconi), págs. 56-73
  • Idioma: italiano
  • Títulos paralelos:
    • From Alvino to Lamont Young. Invention and restoration in neo-medieval itineraries in Naples
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • English

      The paper proposes a reinterpretation of the many currents of neo-medievalism in Naples, revealing an evolution that started with precocious ideas in the early 19th century, reached a climax with the work of Errico Alvino in the years 1850-70, was gradually contaminated with eclecticism, and finally declined in the first decades of the 20th century with the visionary projects of Lamont Young. Alvino’s whole career, in particular, is retraced, focusing on his work at both an architectural and urban level, and, more specifically, on the projects for the facades of three prominent cathedrals, precariously balanced between restoration, completion and innovation, which also assume national importance: Florence, Amalfi and Naples. Specific attention is given to the diverse field of restoration of monuments, including embellishments, completions and stylistic reinstatements, carried out by Alvino as well as by his students and even by figures such as Federico Travaglini. The essay concludes with a reflection on the transition from neo-medievalism to eclecticism, as shown at the turn of the century in the utopian proposals of Lamont Young, both for urban projects – like the Rione Venezia, also inspired by Venetian architectural styles – and architectural ones, like the fabulous castles built for himself and his relatives.

    • italiano

      Il saggio propone una rilettura dei molteplici percorsi del neomedievalismo a Napoli, delineando una parabola che muove dalle precoci anticipazioni di inizio Ottocento, raggiunge un acme negli anni 1850-70, attraverso l’opera di Errico Alvino, si contamina progressivamente con l’eclettismo e infine tramonta ai primi decenni del Novecento con i visionari progetti di Lamont Young. Di Alvino, in particolare, è ripercorsa l’intera carriera, focalizzandone l’opera sia a scala architettonica che urbana, per soffermarsi sul più specifico ambito dei progetti per le facciate di tre insigni cattedrali, in bilico tra restauro, completamento e innovazione, che assumono anche valenza nazionale: Firenze, Amalfi e Napoli. Specifica attenzione è rivolta al variegato campo del restauro dei monumenti, che comprende abbellimenti, completamenti e ripristini in stile, portati avanti – oltre che da Alvino e dai suoi allievi – anche da figure come Federico Travaglini, oggetto di ulteriore approfondimento. Conclude il saggio, infine, una riflessione sulla transizione dal neomedievalismo all’eclettismo, testimoniata sullo scorcio del secolo dalle utopistiche proposte di Lamont Young, sia a scala urbana – come il Rione Venezia, ispirato anche per gli stili architettonici alla città lagunare – che architettonica, come le fiabesche dimore realizzate per sé e per i parenti.


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