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La «IV Crusca» e l'opera di Rosso Antonio Martini

  • Autores: Eugenio Salvatore
  • Localización: Studi di Lessicografia Italiana, ISSN 0392-5218, Vol. 33, 2016, págs. 79-122
  • Idioma: italiano
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • italiano

      Il saggio si inserisce nell’ambito di un più ampio progetto di studio sulla quarta Crusca condotto dall’autore e da Giovanna Frosini, e tenta di ricostruire l’attività svolta nella Firenze primo-settecentesca dal cruscante Rosso Antonio Martini (1696-1762). Tra il secondo e il settimo decennio del XVIII secolo, Martini fu collaboratore e poi responsabile della Stamperia granducale forentina, e parallelamente si occupò con grandissima dedizione della compilazione del quarto Vocabolario della Crusca. Accanto ai fidati amici e collaboratori Giovanni Gaetano Bottari, Anton Maria Biscioni e Andrea Alamanni, questo instancabile erudito (il Ripurgato in Crusca) fu dunque notevole protagonista di una stagione felicissima per la flologia e la lessicografia forentina, che tuttavia aveva ricevuto fino a oggi scarsa attenzione critica. Il saggio si divide in tre parti. Nella prima, si tenta di ricostruire la biografa di Martini, mettendo in evidenza il costante intreccio nella sua carriera tra il lavoro editoriale e quello in servizio della Crusca. Nella seconda, ci si concentra sulla sua attività di flologo, da una parte raccoglitore e compilatore di copie di manoscritti tre-quattrocenteschi, e dall’altra editore di testi di lingua. Nella terza parte, si mettono in evidenza i due aspetti principali del lavoro del Ripurgato per il Vocabolario del 1729-38 l’attento spoglio di testi di lingua per riscontrare e aggiungere esempi testuali, e la compilazione della Tavola delle abbreviature, prodotto di grandissimo interesse per la ricostruzione del sistema archivistico forentino settecentesco.

    • English

      This essay is part of a wider research project on the fifth edition of the Vocabolario degli Accademici della Crusca run by the author and professor Biovanna Frosini and aims at reconstructing the activity of Rosso Antonio Martini (1696-1762) in the early eighteenth century. Martini was first a collaborator and later was in charge of the Grand Duke’s printing house in Florence, while at the same time devoting himself to the compilation of the fourth edition of the Vocabolario della Crusca. qogether with his close friends and collaborators Biovanni Baetano Bottari, Anton Maria Biscioni and Andrea Alamanni, this tireless intellectual (known as il Ripurgato) played a very important role in a very fertile period for Florentine lexicography and philology, which had not received until today much attention from critics. qhe essay is divided in three parts. qhe frst part aims at reconstructing Martini’s biography, showing how closely in his career his editorial work was linked to his work for the Accademia della Crusca. The second part focuses on his philological work, on the one hand as collector and compiler of copies of manuscripts dating from the fourteenth-ffteenth century, on the other as editor of linguistic texts. The third part examines the main features of the work carried out by il Ripurgato on the 1729-1738 edition of the Vocabolario: a careful perusal of linguistic texts in order to find and add textual examples, and the compilation of the Tavola delle abbreviature, a work of great interest for the reconstruction of the eighteenth century archive system in Florence


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