La conversione di un intellettuale alla religione è per Graves, uno dei maggiori poeti inglesi del Novecento, quasi una contraddizione in termini: “Gli intellettuali che si convertono al cattolicesimo e si sottomettono alla disciplina della Chiesa devono a tutti gli effetti abbandonare il loro diritto allo spirito critico, e cessare così di essere intellettuali”.
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