Milán, Italia
Anche se nel famoso libro di Peter Brooks (The Melodramatic Imagination, New Haven, CT: Yale University Press, 1976; ristampato nel 1995) si parla solo di passaggio e in modo alquanto impreciso di musica, sono numerosi gli studi musicologici che negli ultimi vent'anni si sono ad esso richiamati per attirare l'attenzione sull'importanza del mélodrame nel teatro (musicale e non) ottocentesco. Il mio articolo, all'interno di questo quadro, cercherà di esaminare la presenza della musica di scena nel mélodrame come una voce spesso invisibile, ma drammaturgicamente e narrativamente attiva. Il caso di studio prescelto riguarda un mélodrame francese (Les frères corses, 1850) che ebbe un enorme successo sulle scene anglosassoni e la cui "ghost melody" può essere considerata una tipica "voce melodrammatica".
© 2001-2025 Fundación Dialnet · Todos los derechos reservados