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Che cos’e’ un dispositivo

    1. [1] Plymouth University

      Plymouth University

      Reino Unido

  • Localización: AdVersuS: Revista de Semiótica, ISSN-e 1669-7588, Nº. 25, 2014, págs. 220-230
  • Idioma: español
  • Títulos paralelos:
    • What is an apparatus
  • Enlaces
  • Resumen
    • español

      Dispositivo è una parola polisemica e ambigua, ma può essere utilizzata in senso preciso e fruttuoso per chi la pensa, la scrive, la applica in qualsiasi contesto. È una parola precisa, perché di dispositivo si possono dare molte definizioni, ma alcune fra esse (di cui si parlerà in questo articolo) sono assolutamente fondate, calcolate, centellinate nelle loro formulazioni. È parola fruttuosa perché dispositivo è uno dei concetti più potenti della contemporaneità, che meglio permette di dare un ordine, seppur provvisorio e incerto, al caos in cui le nostre vite sono collocate. Scopo di questo articolo è far emergere questo senso fecondo del dispositivo dal rumore di fondo a cui l’epoca informazionale lo sta consegnando. Per farlo si prendono in considerazione colui che il dispositivo l’ha portato sulla scena filosofica alla metà degli anni settanta del secolo scorso: Michel Foucault; e due autori molto significativi per la contemporaneità, Gilles Deleuze e Giorgio Agamben, che hanno entrambi dedicato due saggi brevi all’argomento dallo stesso titolo: Che cos’è un dispositivo?

    • English

      Apparatus is a polysemous and ambiguous word, however, it can be used in a precise and fruitful sense by anyone who thinks, writes, or applies it in any context. It is a precise word because even if to the apparatus many definitions can be given, some of them (which will be discussed in this article) are absolutely grounded, calculated , sipped in their formulations . It is a fruitful word because the apparatus is one of the most powerful concepts of modernity , which allows to give an order, albeit provisional and uncertain, to the chaos in which our lives unfold. The purpose of this article is to bring out this fruitful sense of the apparatus from the background noise within which the informational era is confining it. For this purpose, three authors will be taken into account: Michel Foucault, who brought the apparatus on the philosophical scene at the mid-seventies of the last century, Gilles Deleuze and Giorgio Agamben, who have both dedicated two short essays to this topic with the same title: What is an apparatus?


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