Il presente articolo tratta dei principali profili problematici legati all’introduzione di un Sussidio europeo di disoccupazione (EUBS). L’obiettivo principale e di mostrare che, al di là delle difficoltà di ordine pratico, i vantaggi sono più significativi degli svantaggi. I rilievi mossi in termini di azzardo morale e responsabilità fiscale vengono criticamente e costruttivamente discussi, e agli stessi viene data risposta, concentrandosi in particolar modo sull’attuabilità di un tale sussidio in Italia.
Inoltre, il presente articolo desidera contribuire al dibattito in materia, grazie all’illustrazione di un “progetto pilota”, il quale potrebbe essere applicato solo alla categoria dei “lavoratori europei”. In tempi di crisi ed euroscetticismo, questo rappresenterebbe un notevole sforzo di integrazione politica europea.
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