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The Role of Productivity In Swedish Deindustrialization or Myths and Reality of Deindustrialization in Sweden: The Role of Productivity

  • Autores: Daniel Lind
  • Localización: Economía & lavoro: rivista quadrimestrale di politica economica, sociologia e relazioni industriali, ISSN 0012-978X, Vol. 47, Nº 3, 2013, págs. 133-150
  • Idioma: italiano
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • Questo articolo analizza tre possibili ipotesi riguardo alla deindustrializzazione in Svezia. La principale conclusione è che la deindustrializzazione è sia un mito sia una realtà. Si è effettivamente verificata una diminuzione di occupazione nella manifattura, sia in termini relativi sia in termini assoluti, che si rispecchia anche in una diminuzione in termini di PIL. Tuttavia, l’alta produttività ha condotto, a partire dagli anni Novanta, a una crescita in termini di percentuale di PIL reale. Usando l’analisi input-output si mostra che la perdita di occupati che lavorano a soddisfare la domanda di manufatti è meno pronunciata di quanto accade nelle statistiche ufficiali. La spiegazione è una più profonda interazione fra produzione industriale e il resto dell’economia, particolarmente pronunciata nel campo dei servizi ad alta intensità di conoscenza. Dal principio degli anni Novanta questo aspetto è cresciuto d’importanza. Il numero di occupati che, direttamente o indirettamente, erano coinvolti nella produzione manifatturiera, sono diminuiti appena fra il 1995 e il 2005. Questo periodo è in effetti quello a maggiore intensità di manifattura dagli anni Sessanta. Qualcuno potrebbe definirla una reindustrializzazione.


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